L'attestazione di idoneità alloggiativa è un documento che serve a dichiarare se un alloggio è adatto a ospitare un determinato numero di persone. Questa valutazione si basa sul numero di vani di cui l'alloggio è composto e sulla sua superficie complessiva, come stabilito dal Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975.
Questo documento è richiesto principalmente dai cittadini di Paesi Terzi in alcune situazioni specifiche, come:
- La richiesta o il rinnovo del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (ex Carta di Soggiorno), previsto dall’articolo 16 del DPR 394/1999.
- La stipula di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato, regolata dall’articolo 5 bis del Dlgs 286/1998. In questo caso, l’attestazione può essere richiesta dal proprietario dell’alloggio (locatore), dall’affittuario (conduttore) o da un’altra persona che risiede, è domiciliata o è ospite nell’alloggio.
Esiste anche un altro tipo di attestazione, quella che certifica sia l'idoneità dell’alloggio che il rispetto dei requisiti igienico-sanitari. Anch'essa si basa sulle indicazioni del Decreto del Ministero della Sanità del 5 luglio 1975 ed è necessaria per alcune specifiche situazioni:
- Quando si richiede un permesso di soggiorno per motivi familiari, come indicato dall’articolo 30 del Dlgs 286/1998.
- Per ottenere il nulla osta al ricongiungimento familiare, in base all’articolo 29 del Dlgs 286/1998, modificato dalla Legge 94/2009.
In sintesi, l’attestazione di idoneità alloggiativa è fondamentale per garantire che l’alloggio rispetti determinati standard, sia in termini di spazio che di condizioni igienico-sanitarie, e viene richiesta in specifiche situazioni legate al soggiorno o al ricongiungimento familiare.