“Processi di innovazione nelle scuole dell’infanzia comunali”, via libera della giunta

Deliberato un progetto di ricerca-intervento tra innovazione, inclusione e creatività

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La giunta comunale, nella riunione di ieri 16 marzo, ha approvato la realizzazione del progetto di ricerca-intervento tra innovazione, inclusione e creatività: Processi di innovazione nelle scuole dell’infanzia comunali – Inclusione 2023”.

 

Un lavoro che vedrà la collaborazione scientifica, nel quadro di un’apposita convenzione, tra la direzione istruzione e nuove generazioni del Comune di Siena, il servizio progetti educativi e il dipartimento di scienze sociali, politiche e cognitive dell’Università di Siena, corso di laurea in scienze dell’educazione e della formazione, e che avrà il fine di far emergere, attraverso un’indagine a carattere etnografico e collaborativo, i modelli e le pratiche di innovazione didattica ed educativa che possono costruire l’identità scientifica caratterizzante le scuole dell’infanzia comunale.

 

Si tratta in particolare di una ricerca con approccio qualitativo esplorativo che si articolerà in tre fasi. Nella prima verranno coinvolti dodici insegnanti delle sei scuole dell’infanzia, due per ciascuna, attraverso l’osservazione partecipante e l’intervista etnografica. La successiva prevederà la costituzione di un laboratorio ideativo a cui parteciperanno insegnanti e gruppi di genitori nel quale saranno valorizzati scambi, esperienze, e conoscenze per la valorizzazione e la progettazione di pratiche didattiche creative da implementare nelle sei scuole comunali. Infine, una terza fase valutativa che costituirà “il manifesto”, carta di identità comune delle scuole dell’infanzia comunali e che sarà presentato in occasione di un convegno conclusivo di progetto.

 

Nel progetto – sottolinea l’assessore ai servizi all’infanzia Paolo Benini, che ha proposto la delibera - l’obiettivo di sviluppo dei mindset inclusivi, viene ricondotto al ruolo che le scuole dell’infanzia hanno nel concorrere a formare le competenze sociali, relazionali, creative di bambini e bambine chiamati già dalla prima infanzia a muoversi in un mondo che cambia continuamente, a saper pensare e agire creativamente per abitare contesti tecnologicamente densi, dove si confrontano con gruppi di pari che hanno diversi background, abilità e orizzonti culturali”.

 

In sostanza - continua Benini - sviluppare cornici di pensiero inclusive significa non solo apprendere a gestire l’incertezza ma assumerla come strategia progettuale per sviluppare voci, idee, identità e obiettivi propri e delle comunità in cui abitiamo. Competenze, queste, sempre più richieste non solo negli studi scolastici ma anche negli scenari professionali”.

Ufficio Stampa Comune di Siena

Ultimo aggiornamento

17/03/2023, 10:47