Atti contrari al decoro, l’assessore Tucci: “Regolamento di Polizia Urbana analogo ad altre città toscane”

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Durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale ha risposto all’interrogazione della consigliera Gabriella Piccinni (Pd)

Data:

07 novembre 2024

Data scadenza:

19 dicembre 2024

Tempo di lettura:

3 min

PICCINNI GABRIELLA
PICCINNI GABRIELLA

Descrizione

Il Regolamento di Polizia Urbana di Siena si applica a tutti gli spazi e aree pubbliche, nonché in quelle private ad uso pubblico salvo diversa disposizione. Questo, del resto, accade anche in altre città, come ad esempio Grosseto e Lucca in Toscana, che si sono dotate di un Regolamento analogo al nostro”. Così l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Gabriella Piccinni, sull’articolo 5, titolo II, del nuovo Regolamento di Polizia Urbana, inerente agli atti contrari al decoro e alla decenza in spazi e aree pubblici.

Il Regolamento di Polizia Urbana – ha spiegato l’assessore – si applica a tutti gli spazi e aree pubbliche, nonché in quelle private a uso pubblico salvo diversa disposizione. Tale concetto, ormai consolidato nella giurisprudenza, ribadisce che, a prescindere dalla mera proprietà, ciò che determina la qualificazione dell’area in privata o privata a uso pubblico (e le conseguenze giuridiche che da ciò ne derivano quali l’applicazione delle norme) è l’uso che ne viene fatto. L'area privata a uso pubblico è un'area che è aperta al passaggio indiscriminato di terzi, a cui quindi viene applicata la regolamentazione per evidenti ragioni di ordine pubblico e sicurezza collettiva. La volontà di destinare un'area a uso pubblico è ravvisabile ogni qualvolta il comportamento del proprietario, pur se non intenzionalmente diretto a dar vita al diritto di uso pubblico, ponga volontariamente, con carattere di continuità, un proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, al fine di soddisfare un'esigenza comune ai membri di tale collettività”.

Il Regolamento di Polizia Urbana di Siena – ha concluso Tucci – è quindi applicabile a tutto quello che rientra nelle tipologie che ho elencato. Questo, del resto, accade anche in altre città, come ad esempio Grosseto e Lucca in Toscana, che si sono dotate di un Regolamento analogo al nostro”.

La consigliera Gabriella Piccinni del gruppo Partito Democratico si è riservata di analizzare meglio gli aspetti giuridici forniti dall’assessore: “Ci sono dei dettagli non del tutto percepibili solamente dall'ascolto. Un regolamento dettagliato sui profili e sugli spazi permette di tutelare fino in fondo i diritti dei residenti e l'efficienza delle operazioni della Polizia Municipale, evitando appunto i conflitti, eventuali incomprensioni, chiarendo le responsabilità. E’ necessario, a mio parere, un documento un po' più preciso che miri a eliminare o quantomeno limitare le zone grigie, in cui potrebbero verificarsi da una parte l'abuso di potere e dall'altra invece un'infrazione da parte dei residenti. Il Regolamento ne guadagnerebbe in trasparenza e contribuirebbe al rapporto di fiducia tra l'amministrazione pubblica e la popolazione. Per questo, invito, se possibile, l'assessore a rendere palesi anche alla cittadinanza questi elementi che ha spiegato in termini giuridici nella risposta alla mia interrogazione”.

Ultimo aggiornamento

07/11/2024, 10:54

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