Carta Avviso Pubblico, Fabio: “Percorsi amministrativi trasparenti, adesione strumentalizzata da dibattiti politici”

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Il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Pd

Data:

17 ottobre 2024

Data scadenza:

03 dicembre 2024

Tempo di lettura:

4 min

sindaco fabio
sindaco fabio

Descrizione

La conoscenza di tutti gli strumenti e delle normative attraverso le quali gli uffici comunali competenti lavorano e si impegnano in materia di trasparenza e anti-corruzione sono per me sufficienti, riparto da questo concetto che a distanza di otto mesi non è cambiato”. Così il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 17 ottobre, all’interrogazione dei consiglieri Anna Ferretti, Alessandro Masi, Luca Micheli, Gabriella Piccinni e Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico sull’adesione del Sindaco alla Carta di Avviso Pubblico.

 

In merito all’oggetto di questa interrogazione discusso, come si ricorda nella stessa, a febbraio 2024 – ha spiegato il primo cittadino –, mi sento innanzi tutto di fare una premessa. Rispetto alla nuova Carta di Avviso Pubblico pubblicata a maggio 2023, i Comuni aderenti al 31 marzo 2024 ad avvisopubblico.it, come da loro indicato nel sito web, sono 546 su un totale di 7904. Non aderire a tale Carta, come già sottolineato otto mesi fa, non equivale a non voler applicare i principi di trasparenza e anti-corruzione della pubblica amministrazione. Ci sono infatti per gli enti pubblici strumenti altri che vengono utilizzati quotidianamente e che applicano principi di trasparenza”.

 

L'Autorità Nazionale Anticorruzione – ha proseguito Fabio – ha aggiornato e integrato la normativa esistente, introducendo nuovi obblighi di pubblicazione e fornendo chiarimenti più dettagliati sulle modalità di assolvimento di tali obblighi. Cito a questo proposito la delibera 601 del 19 dicembre 2023, particolarmente rilevante in quanto ha aggiornato e integrato la normativa precedente sulla trasparenza dei contratti pubblici con un maggiore dettaglio sugli obblighi di pubblicazione. L'Anac ha individuato con precisione gli atti, le informazioni e i dati del ciclo di vita dei contratti pubblici che devono essere resi pubblici, fornendo indicazioni più precise sulle modalità attraverso cui gli enti locali devono assolvere ai nuovi obblighi di trasparenza. Viene anche incentivato l'utilizzo di piattaforme digitali per la pubblicazione dei dati, al fine di facilitare l'accesso alle informazioni da parte dei cittadini”.

 

Sul quesito presentato dai consiglieri del gruppo Partito Democratico, il Sindaco ha aggiunto: “L’interrogazione, che non credo a caso citi la situazione di inopportunità di cui si discute su Sigerico, a mio avviso sembra partire da una presunzione di colpevolezza. Si citano incarichi di natura discrezionale, conflitti di interesse, nomine interne e al contempo mi si chiede se valga ancora la mia risposta. Mi chiedo, cosa dovrebbe essere accaduto per farmi cambiare idea a tal riguardo? Quale processo amministrativo poco chiaro sarebbe avvenuto da dover mettere in discussione una chiara presa di posizione, motivata ed espressa nemmeno un anno fa proprio in questa aula?”.

 

Alle cittadine e ai cittadini – ha concluso il Sindaco, Nicoletta Fabio – chiedo io stessa di vigilare con coscienza e di valutare il nostro operato. Non è a mio avviso necessario farlo soltanto attraverso una Carta. D’altro canto strumentalizzare l’adesione o meno a tale Carta per sollevare questioni politiche che sono alla base delle principali critiche sollevate sull’ormai noto Caso Sigerico mi sembra alquanto avvilente per un dibattito cittadino rilanciato e forse suggerito, durante tutto il periodo estivo, attraverso mezzi stampa locali”.

 

La consigliera Anna Ferretti del gruppo del Partito Democratico, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata: “non soddisfatta, ribadisco che non è mia intenzione, e non lo è nemmeno del gruppo partito democratico, colpevolizzare nessuno, credo però che la polemica nata sui media debba suscitare una riflessione. Non mi stupisco che ancora si rifiuti di aderire alla Carta anche se farlo sarebbe forse opportuno visto che la trasparenza non è al momento il punto di forza di questa amministrazione, il problema non sono gli uffici ma è come lei interpreta il potere che il suo ruolo le affida. La Carta in questo può aiutare, non esistono cose miracolanti ma esistono strumenti che possono dare una mano nell’esercizio del ruolo. E’ certamente più facile parlare di etica all’interno di una sala rispetto al metterla in pratica nell’agire amministrativo quotidiano. Scegliere dirigenti su selezione pubblica può funzionare, spesso però capita di indovinare il nome del vincitore ancora prima che avvenga la selezione, mi domando, siamo tutti indovini o forse si parla delle stesse logiche politiche che vengono messe in atto proprio contro i famosi principi di trasparenza? Quello che si chiedeva in questa interrogazione è se davvero non fosse stato utile usare uno strumento in più, tutti abbiamo bisogno di un aiuto quando si arriva a decidere”.

 

Ultimo aggiornamento

17/10/2024, 10:27

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