Raccolta di varie tematiche correlate agli aspetti geologici del territorio
Banca dati geologica
Il Comune è dotato di una banca dati di tipo geologico con un dataset che comprende le indagini di tipo geognostico, geofisico ed idrogeologico (perforazioni per realizzazione pozzi) effettuate sul territorio comunale dal Comune o da privati nell'ambito edilizio, in un periodo temporale compreso tra gli inizi del 1980 ed il 2020.
È possibile visualizzare il dataset, con la relativa legenda, collegandosi in questa pagina web.
La documentazione relativa al dato geologico di interesse (puntuale o lineare) può essere richiesta scrivendo una email al seguente indirizzo: lucia.buracchini@comune.siena.it
E' anche possibile scaricare il dataset della banca dati in vari formati dall'Opendata del Comune di Siena:
Vincolo idrogeologico
Il Vincolo Idrogeologico è stato istituito con il Regio Decreto Legge n. 3267 del 30/12/1923, con lo scopo principale di preservare l’ambiente impedendo quelle forme di utilizzazione che possano determinare innesco di fenomeni erosivi, denudazione, instabilità dei versanti o alterazione del regime delle acque.
In Toscana la normativa di riferimento è la “Legge Forestale Regionale” n.39 del 21/03/2000 s.m.i. e il suo Regolamento attuativo n. 48/R del 8/08/2003 s.m.i.
Il Vincolo non preclude la possibilità di intervenire sul territorio, ma subordina l'intervento all'ottenimento di una specifica autorizzazione.
Per verificare se l’intervento in oggetto ricade nell’area a Vincolo Idrogeologico occorre consultare la cartografia della Regione Toscana collegandosi a questo link per aprire la mappa interattiva.
Dal seguenti link è possibile accedere alla pagina del Vincolo Idrogeologico.
Terre e rocce da scavo
Dal 22/08/2017 è entrato in vigore il DPR n.120 del 13/06/2017 sul riordino e semplificazione della disciplina sulla gestione delle terre e rocce da scavo.
Con il termine terre e rocce da scavo si fa riferimento al suolo scavato derivante da attività finalizzate alla realizzazione di un’opera.
Con l'entrata in vigore del DPR 120/2017 sono state ricomprese in un unico corpo normativo tutte le disposizioni relative alla gestione delle terre e rocce da scavo con particolare riferimento:
- alla gestione delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, ai sensi dell'articolo 184-bis, del decreto legislativo n. 152 del 3/04/2006,, provenienti da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o a AIA;
- alla disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti;
- all'utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti;
- alla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica.
Il DPR 120/2017 prevede che il produttore delle terre e rocce da scavo invii ad ARPAT ed al comune/i luogo di produzione e di utilizzo, una dichiarazione relativa alle caratteristiche dei materiali da scavare secondo le modalità definite all'art. 21, almeno 15 giorni prima dell'inizio delle attività di scavo.
Dai seguenti link è possibile accedere ai vari collegamenti di riferimento:
Terre e rocce da scavo ARPAT
FAQ ARPAT
Modulitica ARPAT
Reticolo idrografico regionale
Il reticolo idrografico e di gestione, individuato dalla Regione attuando quanto disposto dalla Legge regionale 79/2012, è stato approvato nel 2013 e più volte aggiornato; attualmente è vigente quello pubblicato con Del.C.R. n.28/2020.
Il reticolo ha un duplice scopo:
- individuare i corsi d’acqua principali che hanno una certa rilevanza pubblica e quindi sottoposti a tutela in base alla legge regionale n. 41 del 24/07/2018 “Disposizioni in materia di rischio di alluvioni e di tutela dei corsi d’acqua in attuazione del decreto legislativo n. 49 del 23/02/2010,”
- individuare i corsi d’acqua la cui manutenzione spetta al Consorzio di Bonifica oppure al proprietario/i della particella/e attraversate dalla rete idrica.
Dai seguenti link è possibile accedere ai vari collegamenti di riferimento:
Reticolo idrografico della Toscana attualmente vigente
Segnalazioni e richieste di sopralluoghi o interventi, Consorzio di Bonifica 6 Toscana SUD
Strumenti urbanistici
Gli strumenti urbanistici (Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico) attualmente vigenti, sono stati approvati con delibera del Consiglio Comunale n. 2 del 24/01/2011.
Ad oggi gli strumenti urbanistici (variante al Piano strutturale e Piano Operativo) sono in fase di aggiornamento, ovvero sono stati recentemente adottati con Del.C.C. n.58 del 19/05/20.
Dai seguenti link è possibile accedere ai vari collegamenti di riferimento:
Piano Operativo (aggiungere il link!)
Piano Strutturale
Piano Strutturale in fase di aggiornamento
Cave
La legge in vigore in materie di cave è la Legge regionale n. 35 del 25/03/2015, colloca le funzioni di pianificazione in un solo piano di livello regionale, il PRC (Piano Regionale Cave).
Al Comune spetta il rilascio delle autorizzazioni alla coltivazione delle cave ordinarie e delle cave di prestito di interesse locale, dei piani di recupero dei siti estrattivi dismessi, la vigilanza ed il controllo dell'attività di cava e la possibilità di emanazione di provvedimenti di sospensione e revoca delle autorizzazioni.
Ad oggi nel comune di Siena non sono presenti cave attive.
Rischio sismico e microzonazione sismica
Il rischio sismico è il risultato dell'azione combinata tra il terremoto e le principali caratteristiche della comunità esposta (popolazione, edifici, infrastrutture, ecc.). Si definisce come l'insieme dei possibili effetti che un terremoto di riferimento può produrre in un determinato intervallo di tempo, in una determinata area, in relazione alla sua probabilità di accadimento ed al relativo grado di intensità.
La determinazione del rischio è legata a tre fattori principali: la pericolosità , l'esposizione e la vulnerabilità .
Gli studi di Microzonazione Sismica hanno l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione per l’emergenza e per la ricostruzione post sisma. Nella pianificazione territoriale, gli studi di Microzonazione Sismica sono condotti su quelle aree per le quali il quadro normativo consenta o preveda l’uso a scopo edificatorio o per infrastrutture, la loro potenziale trasformazione a tali fini, o ne preveda l’uso ai fini di protezione civile.
Gli studi di MS sono di fondamentale importanza nella pianificazione al fine di:
- orientare la scelta di aree per nuovi insediamenti;
- definire gli interventi ammissibili in una data area;
- programmare le indagini e i livelli di approfondimento;
- stabilire orientamenti e modalità di intervento nelle aree urbanizzate;
- definire priorità di intervento.
Tutto ciò è oggetto degli studi di Microzonazione Sismica (MS), attraverso i quali è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terreno.
Nella progettazione di nuove opere o di interventi su opere esistenti, gli studi di Microzonazione Sismica evidenziano la presenza di fenomeni di possibile amplificazione dello scuotimento legati alle caratteristiche litostratigrafiche e morfologiche dell’area e di fenomeni di instabilità e deformazione permanente attivati dal sisma. Gli studi di Microzonazione Sismica, quindi, possono offrire elementi conoscitivi utili per la progettazione di opere, con differente incisività in funzione del livello di approfondimento e delle caratteristiche delle opere stesse, indirizzando alla scelta delle indagini di dettaglio.
In questo link è possibile scaricare i risultati dello studio di Microzonazione Sismica di livello 1 presenti nel territorio comunale.
Bottini e cavità
L'acquedotto medievale senese, una rete di gallerie e canali sotterranei denominati “bottini” che si estende per oltre 25 km, costituisce un straordinario sistema di architetture scavate nel sottosuolo.
Il sistema dei “bottini” rappresenta un patrimonio storico e architettonico composto da manufatti, reperti e documenti legati alla cultura dell'acqua che solo negli ultimi anni è stato oggetto di approfondite ricerche.
Il tracciato dei “bottini” è visibile al seguente link nella sezione studi geomorfologici, idraulici e sismici nella cartografia B09/02 Carta Geomorfologica quadrante I, II, II, IV.
In caso di realizzazione di interventi nel centro storico dovrà essere individuata, con specifiche indagini (dati di archivio, rilievi, georadar, geoelettrica ecc.), la precisa posizione del tracciato del “bottino” al fine di evitare interferenza con lo stesso. Qualora fosse accertata l'interferenza con gli interventi, dovranno essere presi accordi la Direzione Manutenzione.
La carta relative alle cavità del centro storico è in fase di elaborazione, successivamente sarà resa pubblica nel Sistema Informativo Territoriale del Comune.
Collegamenti utili
AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO SETTENTRIONALE
Piano gestione rischio alluvioni (PGRA)
Il Piano di gestione del rischio di alluvioni (PGRA) è previsto dalla direttiva comunitaria 2007/60/CE (cd. ‘Direttiva Alluvioni’) e mira a costruire un quadro omogeneo a livello distrettuale per la valutazione e la gestione dei rischi da fenomeni alluvionali, al fine di ridurre le conseguenze negative nei confronti della salute umana, dell’ambiente, del patrimonio culturale e delle attività economiche.
Link sito: http://www.appenninosettentrionale.it/itc/?page_id=55
Link cartografia: https://geodata.appenninosettentrionale.it/mapstore/#/viewer/openlayers/988
Piano assetto idrogeologico (PAI)
Il Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI), stralcio del Piano di bacino, ai sensi dell’art. 65, c.1 del Dlgs 152/2006 e s.m.i. “è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo.”
Link sito: http://www.appenninosettentrionale.it/itc/?page_id=3112
Link cartografia: https://geodata.appenninosettentrionale.it/mapstore/#/viewer/openlayers/1072
ISPRA
Inventario dei fenomeni franosi in Italia (IFFI)
Il Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), realizzato dall’ISPRA e dalle Regioni e Province Autonome, fornisce un quadro dettagliato sulla distribuzione dei fenomeni franosi sul territorio italiano. L’inventario rappresenta uno strumento conoscitivo di base per la valutazione della pericolosità da frana, con l’obiettivo di favorire la più ampia diffusione e fruizione delle informazioni ai cittadini, alle amministrazioni locali, agli enti di ricerca, ai tecnici operanti nel settore della progettazione e pianificazione territoriale, per la programmazione degli interventi di difesa del suolo e ai cittadini.
Link sito: https://www.progettoiffi.isprambiente.it/
Link inventario frane: https://idrogeo.isprambiente.it/app/if f i?@=41.55172 5 25894153,12.57350148381829,0
Link pericolosità e controllo del rischio: https://idrogeo.isprambiente.it/ap p /pir?@=41.55172525201945,12.57350147664553,0
Archivio indagini nel sottosuolo
Banca dati dei sondaggi acquisiti ai sensi della Legge n. 464 del 4/09/1984, con cui viene fatto obbligo di comunicare al Servizio Geologico d’Italia (ISPRA) le informazioni relative a studi o indagini nel sottosuolo nazionale, per scopi di ricerca idrica o per opere di ingegneria civile. Tali informazioni riguardano in particolare le indagini spinte a profondità maggiori di 30 metri dal piano campagna e, nel caso delle gallerie, maggiori di 200 metri di lunghezza.
Link banca dati:
ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO (REGIONE TOSCANA) - INTERFEROMETRIA SAR SATELLITARE
L'interferometria SAR satellitare rappresenta lo strumento più all'avanguardia per la misura degli spostamenti superficiali e consente l'individuazione, la mappatura e l'analisi, anche tramite le serie temporali degli spostamenti, di quelle aree interessate da deformazioni indotte da fenomeni di dissesto idrogeologico come frane e subsidenza indotta da pompaggi della risorsa idrica o connessa allo sfruttamento della risorsa geotermica. Tale metodologia sebbene non consenta di intercettare fenomeni improvvisi ed imminenti, permette comunque un monitoraggio continuo di eventuali spostamenti e deformazioni che protraendosi nel tempo possono essere precursori e causa di possibili eventuali criticità sul territorio e sulle infrastrutture regionali.
Link portale dei dati interferometrici:
https://www.regione.toscana.it/-/attivita-di-monitorag gio-del-rischio-idrogeologico-del-territorio
Contatti
Per maggiori informazioni rivolgersi a:
Direzione Urbanistica
Via di Città, 81 (primo piano),
53100 - Siena
apertura al pubblico:
mercoledì: dalle ore 9.00 alle ore 13.00
telefono: 0577 29 2229
e-mail: lucia.buracchini@comune.siena.it