Descrizione
Dal 17 al 19 giugno Siena ha ospitato il sesto core meeting del progetto europeo BiodiverCity, promosso dal programma Urbact, che riunisce dieci città europee impegnate nello sviluppo di strategie partecipative e soluzioni innovative per la tutela della biodiversità urbana. Obiettivo comune: rafforzare il ruolo delle Nature-based Solutions (NbS) nelle politiche urbane, promuovendo un nuovo equilibrio tra ambiente, comunità e spazi pubblici.
Il meeting ha offerto un programma articolato tra sessioni di lavoro, workshop tematici, visite esperienziali e passeggiate urbane, durante le quali è stato possibile conoscere da vicino alcune delle buone pratiche già attive nel territorio senese. Particolare attenzione è stata dedicata alla rete degli orti urbani, considerati esempi concreti di rigenerazione sostenibile e partecipazione civica. Tra le esperienze presentate: l’Orto Mangione, legato a un gruppo di acquisto solidale; l’Orto di San Miniato e l’esperienza di forest bathing; l’Orto delle studentesse e degli studenti, realizzato in collaborazione con l’Università di Siena; e il progetto “Educarsi”, nella valle di Ravacciano, che unisce educazione ambientale e inclusione sociale. Non è mancato un focus sul patrimonio culturale e identitario della città, con momenti dedicati alla storia delle Contrade, ai percorsi della Diana e dei bottini, alla birra delle Mura, al boschetto di San Miniato, esempio virtuoso di gestione di un bene comune, e alle politiche locali per la valorizzazione del paesaggio.
“Abbiamo accolto questo incontro con grande convinzione – ha dichiarato Barbara Magi, assessore all’ambiente del Comune di Siena – perché BiodiverCity rappresenta per noi non solo un progetto europeo, ma anche un’opportunità concreta per rafforzare una visione di città che già ci appartiene. Siena è un luogo in cui natura e architettura si intrecciano da secoli, e dove il centro storico si apre con naturalezza su valli verdi, orti urbani, corridoi ecologici. Questa unicità paesaggistica è anche una responsabilità: come amministrazione siamo impegnati a costruire una sostenibilità integrata, che tenga insieme ambiente, innovazione e coesione sociale. Vogliamo farlo con il coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle associazioni, del mondo della ricerca e del Terzo settore, creando reti solide e progettualità condivise. Il confronto con le altre città europee è un'occasione preziosa per rafforzare questa traiettoria, fare sistema e immaginare il futuro partendo dalla qualità della vita nei nostri quartieri”.
Tra i temi centrali emersi durante il meeting, la necessità di rafforzare la sinergia tra amministrazione pubblica, enti di ricerca, università e società civile. Una rete attiva e coesa che, a Siena, si traduce in azioni concrete e partecipate per la tutela della biodiversità e la valorizzazione del verde urbano. Un esempio in tal senso è rappresentato dalla strategia “Conversi”, che mira a ricucire le valli verdi all’interno del tessuto cittadino, sviluppando connessioni ecologiche e sociali tra centro storico e aree naturali. Il progetto BiodiverCity si concluderà nel 2025 con il meeting finale a Dunaújváros (Ungheria) e porterà alla redazione di un Integrated action plan (Iap), un documento strategico condiviso che raccoglierà linee guida e azioni pilota per la salvaguardia e la promozione della biodiversità urbana, costruite a partire dai contributi e dalle esperienze di tutte le città partner.