Festività 4 ottobre, Fabio: “Per il 2026 un programma all’altezza di questa importante ricorrenza”

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Durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 16 ottobre, il Sindaco di Siena ha risposto all’interrogazione del gruppo Partito Democratico

Data:

16 ottobre 2025

Data scadenza:

27 novembre 2025

Tempo di lettura:

8 min

FERRETTI ANNA
FERRETTI ANNA

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L’amministrazione condivide lo spirito delle osservazioni del Presidente Mattarella e confida che il Parlamento saprà recepire tali indicazioni, così da mantenere l’unitarietà delle celebrazioni dei Patroni d’Italia in maniera coerente ed efficace”. Così il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, ha risposto all’interrogazione presentata oggi, durante la seduta del Consiglio comunale di oggi, giovedì 16 ottobre, presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi, Gabriella Piccinni, Luca Micheli, Anna Ferretti, Giulia Mazzarelli sulla legge approvata del parlamento sulla festività del 4 ottobre.

Desidero ribadire – ha detto il Sindaco - il pieno rispetto dell’amministrazione comunale di Siena per la legge approvata dal Parlamento che istituisce la festività nazionale del 4 ottobre in onore di San Francesco d’Assisi. Tale provvedimento, adottato con un amplissimo consenso parlamentare trasversale, ripristina a partire dal 2026 la ricorrenza soppressa nel 1977 e intende onorare così uno dei Santi Patroni d’Italia e il suo messaggio spirituale di pace e fraternità. Sottolineo che in sede di promulgazione della legge già il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilevato una sovrapposizione normativa riguardo alle celebrazioni del 4 ottobre. Attualmente, infatti, la stessa giornata del 4 ottobre risulta qualificata sia come festività nazionale in onore di San Francesco d’Assisi sia come solennità civile in onore di Santa Caterina da Siena, in virtù di due diverse disposizioni di legge: entrambe mirano a celebrare valori sostanzialmente identici (pace, fraternità, dialogo) nello stesso giorno, ma con un differente status giuridico. Tale anomalia è frutto dell’iter legislativo: la nuova legge ha modificato la normativa del 1958 (che prevedeva la celebrazione congiunta dei due Patroni d’Italia) limitandosi a espungere solo i riferimenti a San Francesco dalla legge previgente, lasciando quindi in vigore la ricorrenza civile dedicata a Santa Caterina”.

Il Capo dello Stato – ha proseguito il primo cittadino -, promulgando la legge ha affermato che: ‘In considerazione del significato del provvedimento’ e rilevando che le incongruenze non incidono su profili di legittimità costituzionale, ha invitato i Presidenti di Senato e Camera a valutare opportuni interventi correttivi per coordinare le due norme. Egli ha suggerito, ad esempio, di accorpare le celebrazioni in un’unica ricorrenza nazionale del 4 ottobre che onori congiuntamente entrambi i Santi Patroni d’Italia, tenendo conto che storicamente (dal 1958 al 1977) San Francesco e Santa Caterina sono sempre stati celebrati insieme. Non ritengo quindi necessario che il Comune di Siena invii una propria lettera formale ai Presidenti delle Camere. Questa azione, infatti, sarebbe pleonastica, dal momento che il Presidente della Repubblica – che per ruolo istituzionale è deputato a intervenire in materia – si è già attivato in tal senso con la sua comunicazione ufficiale”.

Colgo l’occasione – ha aggiunto Nicoletta Fabio - per fornire alcuni chiarimenti sia sulle azioni intraprese dall’Amministrazione sia sulle iniziative che intendiamo promuovere per valorizzare il messaggio universale che unisce San Francesco e Santa Caterina. Ricordo che la nostra città venera da sempre Santa Caterina da Siena, non solo nel giorno liturgico del 29 aprile (dies natalis della Santa), ma anche attraverso una sentita tradizione di Feste Cateriniane annuali dal forte richiamo simbolico. Ogni anno, nel fine settimana successivo al 29 aprile, Siena celebra Santa Caterina con una serie di eventi religiosi e civili in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, celebrazioni che comprendono, tra l’altro, la partecipazione di un rappresentante del Governo italiano e il prossimo anno solleciterò la presenza di una figura significativa. Durante queste festività, tutte le autorità civili e religiose intervenute pongono l’accento sul messaggio di pace tramandato da Santa Caterina. La Santa senese, nella sua breve ma intensa vita, si adoperò instancabilmente per pacificare famiglie, città e nazioni d’Europa dilaniate dai conflitti. Ancora oggi, a distanza di molti secoli, la sua voce continua a parlarci e da Siena ogni anno si leva, in suo nome, un potente invito alla pace, un invito che riecheggia quello di San Francesco e ne condivide la portata universale. Entrambi hanno operato in epoche travagliate lasciando un’eredità spirituale di immenso valore, soprattutto in tema di ricerca della pace e del dialogo tra popoli. Se San Francesco d’Assisi è conosciuto ovunque come un messaggero di fraternità universale e di amore verso il prossimo, Santa Caterina da Siena, dal canto suo, si distinse quale infaticabile artefice di riconciliazione in un’epoca segnata da conflitti civili e divisioni politiche e religiose. In un periodo storico complesso, funestato da guerre e dalla terribile peste, e in cui per di più alle donne non era riconosciuto alcun ruolo pubblico, Caterina riuscì a influire enormemente sugli eventi con la sola forza della sua fede e della sua parola”.

Non a caso - ha aggiunto ancora il Sindaco di Siena - quest’anno la figura di Santa Caterina è stata scelta dall’amministrazione comunale e in particolare dall’assessorato per le pari opportunità come immagine della locandina che presenterà la rassegna degli eventi dedicati al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ricordo inoltre che il prossimo anno il Santa Maria della Scala ospiterà la mostra su Santa Caterina di cui abbiamo avuto più volte occasione di parlare anche in questa sede e della quale abbiamo parlato anche con il Comune di Avignone, discorso che riprenderemo in occasione nella nostra prossima trasferta di fine novembre. Infine, stiamo valutando insieme alla Rai la costruzione di un documentario dedicato alla figura della santa senese per celebrare il forte legame con la nostra città. Consapevoli che nel 2026 verranno celebrati gli ottocento anni dalla morte di San Francesco, un anniversario di enorme rilievo che verrà certamente celebrato a livello nazionale con eventi di grande portata, l’amministrazione comunale di Siena intende partecipare attivamente e contribuire a queste celebrazioni in modo significativo, valorizzando il messaggio di pace condiviso dai nostri Santi Patroni. Per quanto sia prematuro, ad oggi, dettagliare uno specifico programma di eventi, possiamo comunque assicurare che verranno organizzate iniziative adeguate e coordinate per onorare anche San Francesco d’Assisi”.

Da tempo – ha detto il Sindaco - sono in corso contatti anche con l’amministrazione comunale di Assisi; lo testimonia la presenza dell’allora sindaco di Assisi Proietti sul palco in piazza del Campo durante le celebrazioni cateriniane del 2024, presenza che si è ripetuta quest’anno, anche se la Proietti era già Governatrice dell’Umbria. Inoltre, il 22 febbraio di quest’anno il nostro Presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci è stato ad Assisi su mio mandato proprio per omaggiare la figura di San Francesco protagonista del Drappellone del 2 luglio 2012. Inoltre i Teatri di Siena stanno già dialogando da tempo con il regista Pino Quartullo, autore dello spettacolo ‘Il viaggio di Francesco’, presentato lo scorso 27 settembre a Castel sant’Angelo, in collaborazione con il Mic, spettacolo che intendiamo accogliere nella nostra prossima stagione estiva. Segnalo infine una felice coincidenza: il 4 ottobre 2026 non sarà soltanto la festa liturgica di San Francesco e il giorno in cui tornerà ad essere festeggiato civilmente il Patrono d’Italia, ma ricorrerà anche l’anniversario di un evento legato a Santa Caterina. Proprio il 4 ottobre del 1970, infatti, Caterina da Siena veniva proclamata Dottore della Chiesa universale da papa Paolo VI. Questa concomitanza di date potrà offrire lo spunto per iniziative congiunte nel nome di entrambi i Santi Patroni d’Italia, sottolineandone ancora una volta l’unità di intenti e di valori. In proposito sto valutando di contattare il Comitato nazionale delle celebrazioni francescane istituito dal governo, il cui presidente è il poeta Davide Rondoni, per organizzare un momento celebrativo anche nella nostra città. Già da alcuni anni, peraltro, la città di Siena dedica la giornata del 4 ottobre anche al ricordo di Santa Caterina, affiancando al tributo a San Francesco alcuni momenti celebrativi in onore della compatrona d’Italia. Ogni anno si svolgono in città manifestazioni culturali e religiose promosse dall’Ordine Domenicano e dall’Associazione Internazionale dei Caterinati. Tali iniziative, in passato, hanno travalicato i confini locali: ad esempio lo scorso 4 ottobre una delegazione senese ha partecipato alle celebrazioni tenutesi presso il Santuario cateriniano di Varazze, in Liguria”.

In conclusione – ha chiuso Nicoletta Fabio - , l’amministrazione comunale di Siena conferma il proprio impegno a sostenere e diffondere il messaggio di pace di San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena. Lo faremo con un approccio prudente e condiviso, definendo nei tempi opportuni, e in collaborazione con le istituzioni religiose e civili competenti, un programma di iniziative per il 2026 che sia all’altezza di questa importante ricorrenza. Ringrazio i consiglieri per aver richiamato l’attenzione su questo tema: il dialogo e la collaborazione in seno al Consiglio comunale anche su questa ricorrenza saranno importanti per onorare al meglio i Santi Patroni d’Italia”.

La consigliera Anna Ferretti (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, ha replicato: “Ringrazio la Sindaca per l’aggiornamento sui vari eventi, ma devo dire che resto delusa dalla prima parte della risposta. Io ho massimo rispetto delle leggi dello Stato, però, nel dire che forse si sono scordati di Santa Caterina, non ci vedo niente di male, ci vedo solo l’intento propositivo di ribadire il valore di una cittadina senese, proclamata dottore della Chiesa, pur essendo donna, con tutte le difficoltà del caso, visto che se è difficile per una donna affermarsi in ambito politico figuriamoci in quello religioso. Durante la presentazione in tv di un libro dedicato a San Francesco si parlava di lui come di un Santo coinvolgente, mentre Santa Caterina con la sua personalità forte non è vissuta come figura ‘popolare’, ma non per questo deve essere considerata una Santa di serie B, avendo sempre lavorato nel campo politico per la pace in modo forte e incisivo. Siena ha l’obbligo di valorizzarla, in questo senso scrivere una lettera non la vedo come una mancanza di rispetto nei confronti di Camera o Senato. Ricordiamoci poi che lo Stato è laico, e che certe personalità reliogiose vanno celebrate perché devono essere diffusi i messaggi da loro portati, in questo caso pace e fraternità, valori universali e obiettivi forti da portare avanti, esempi di valori laici che uniscono tutti e che devono coinvolgere tutti. Per questo, all’interno delle manifestazioni che avete già programmato, non vedrei male l’inserimento di un momento di riflessione su politica e pace, per confrontarsi e dialogare su certi temi. La stessa figura di San Francesco sulla barca che va a incontrare il Sultano può ricordare, forse, l’impresa della Flotilla, per questo una riflessione su questi temi si deve fare. Non avrei mai pensato di parlare in Consiglio comunale del declassamento della nostra Santa; per questo, invito l’amministrazione a ritornare sulle sue decisioni e scrivere, perché Santa Caterina merita rispetto e attenzione”.

Ultimo aggiornamento

16/10/2025, 10:33

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