Descrizione
Si è conclusa con successo la prima edizione di Evo in Siena, un evento che rappresenta il primo passo verso la costruzione di una solida "casa" per l’olio extravergine di oliva della Toscana. Il progetto ha raccolto ampi consensi dalla politica, dai giornalisti del settore e dai tecnici, sottolineando la necessità di educare, informare e promuovere questo prezioso prodotto.
“La nostra sfida non è la mancanza di risorse, ma di conoscenza”, ha dichiarato il Professor Luca Toschi, Direttore del Centro Ricerche scientia Atque usus per la Comunicazione Generativa dell’Università di Firenze. “Non abbiamo una strategia comunicativa univoca in grado di valorizzare l'identità straordinaria dell’olio. Serve connettere il valore immateriale e simbolico di questo prodotto con quello fisico e materiale. L’olio deve essere un paradigma, un sistema”.
Gli interventi hanno messo in luce l'importanza dell'innovazione, della formazione e della meccanizzazione per sostenere la produzione olivicola. La tradizione, pur rimanendo una guida fondamentale, non deve ostacolare l'evoluzione necessaria per affrontare le sfide moderne. È cruciale distinguere tra "olivo" e "olio": concentrarsi troppo sul prodotto rischia di oscurare le necessità della pianta, che richiede innovazione e una maggiore capacità produttiva.
“Gli oliveti sono un elemento essenziale per l’ambiente e il territorio”, ha affermato Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste. “Abbiamo firmato il decreto per istituire il primo tavolo di filiera olivicola, dove presenteremo un piano nazionale 2025-2030. Lavoreremo per unire le competenze e promuovere la qualità dell’olio”.
Anche Stefania Saccardi, Vicepresidente della Regione Toscana, ha ribadito l’urgenza di valorizzare le cultivar locali: “Produciamo un olio di altissima qualità, ma in quantità insufficienti per affrontare i mercati globali”.
Un forte legame con la gastronomia e la collaborazione con i partner della filiera sono stati indicati come strumenti decisivi per promuovere il consumo consapevole di olio evo, preferibilmente Dop o Igp. “L’olio è uno dei prodotti più difficili da comunicare”, ha osservato Pietro Ciccotti, Founder di Excellence Events ed editore di Excellence Magazine. “Dobbiamo investire nella formazione per renderlo riconoscibile anche ai consumatori”. “Bisogna cominciare a dire che chi fa l’olio è figo”, ha detto nel suo intervento Gennaro Giliberti Responsabile di Settore Produzioni Agricole, Vegetali e Zootecniche, Regione Toscana. Ma prima dobbiamo spiegare e far capire perché cosa c’è dietro e dentro una bottiglia di olio extravergine di oliva. Quello che si paga è il valore unico di questo prodotto di eccellenza”
Il tema dell’educazione è stato sottolineato anche da altri esperti. Palma Esposito, Responsabile del Settore Vitivinicolo di Confagricoltura, ha evidenziato l'importanza di sensibilizzare i consumatori, mentre Luca Piscitello di Promo Firenze ha proposto attività di degustazione comparativa per illustrare il valore dell’olio.
“L’olio evo rappresenta valori sociali e turistici”, ha affermato Nicoletta Fabio, Sindaco di Siena. “Siena deve essere un modello di connubio tra tradizione e innovazione, con l’olio toscano come ambasciatore del nostro territorio”.
Grazie al Comune di Siena e al suo Sindaco per il supporto concreto che ha reso possibile questa iniziativa. Il messaggio è chiaro: abbiamo le idee, ora servono i fatti per far crescere il settore e il prestigio dell’olio toscano.