Colonnine per le auto elettriche, Capitani: “Centouno punti di ricarica, postazioni consultabili online”

Dettagli della notizia

Durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 15 maggio, il vicesindaco ha risposto all’interrogazione del consigliere Alessandro Masi del gruppo Pd

Data:

15 maggio 2025

Data scadenza:

27 novembre 2025

Tempo di lettura:

3 min

MASI ALESSANDRO
MASI ALESSANDRO

Descrizione

Le colonnine di ricarica delle auto elettriche a Siena sono state al centro dell’interrogazione presentata durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 15 maggio, dal consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato il vicesindaco, Michele Capitani.

Il Comune di Siena – ha dichiarato Capitani – ha elaborato un Piano per la valutazione del fabbisogno di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in attuazione della normativa europea e nazionale di settore. Questo Piano è stato approvato dalla Giunta comunale lo scorso 1 aprile ed è composto da una Relazione tecnica, che contiene tutte le informazioni richieste, e da una planimetria con l’indicazione delle collocazioni. Le postazioni sono anche consultabili online, sia su Google Maps che sulle principali piattaforme dedicate alla mobilità elettrica, con particolare riferimento a Enel X”.

La rete – ha proseguito il vicesindaco – è stata recentemente aggiornata e potenziata grazie a un accordo stipulato nel 2021 con Enel X Mobility, selezionata tramite avviso pubblico di manifestazione di interesse. Questo ha consentito al Comune di avviare una convenzione finalizzata alla sostituzione e all’incremento delle infrastrutture esistenti, promuovendo così la mobilità sostenibile e rispondendo in maniera concreta alle crescenti esigenze degli utenti che scelgono veicoli a basse emissioni. A seguito di questo accordo, l’attuale rete di ricarica per veicoli elettrici su suolo pubblico risulta costituita da cinquanta colonnine a doppia presa e una a presa singola, ovvero da complessivi centouno punti di ricarica (e quindi altrettanti posti auto dedicati) di cui sessantasei di tipo Quick, ventinove di tipo Fast e sei Hpc; ogni punto di ricarica è associato a un posto auto dedicato, riservato durante la fase di ricarica”.

Restiamo comunque a disposizione – ha concluso il vicesindaco Capitani – per eventuali nuove esigenze adeguatamente motivate”.

Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato non soddisfatto della risposta: “Avevo chiesto di conoscere lo stato di funzionamento delle colonnine di ricarica, non la loro mappatura. Il tema è capire se è vero che nella zona di Fontebranda e dei Tufi queste apparecchiature sono funzionanti o meno, così come nella zona di San Prospero, cercando di sistemare gli eventuali disservizi. Le postazioni di ricarica per le auto elettriche sono un elemento qualificante dell’accoglienza della nostra città, perché è vero che si accoglie con il nostro grande patrimonio, ma anche con un’offerta aggiornata di servizi e infrastrutture. Siamo una città ‘carbon free’ e votata alla sostenibilità; forse non si dà l’adeguata importanza al fatto che, nel resto del nostro Paese, il 29 maggio il saldo fra ciò che si produce e ciò che si consuma è già in negativo, mentre nella nostra città e nella nostra provincia il saldo è in pareggio per tutto l’anno. Questo significa avere una qualità della vita per chi viene a visitare il nostro territorio, ma anche una qualità dell’accoglienza complessiva anche rispetto alle imprese che si insediano a Siena, perché essere ‘carbon free’ offre una serie di vantaggi, di certificazioni, di accesso al credito favorevole; ma è evidente che questi aspetti non vengono raccontati e, forse, neanche sono conosciuti. Le colonnine di ricarica rappresentano un piccolo aspetto, ma significativo per i cittadini-utenti e per i visitatori, che sono molto sensibili sull’argomento, dato che si tratta di un ‘biglietto da visita’ per l’accoglienza. Spero che l’interrogazione serva a far aumentare l’attenzione sulla questione. Nella consiliatura precedente abbiamo svolto un incontro per ‘Agenda 2030’, il Dup è organizzato secondo gli obiettivi di ‘Agenda 2030’: è inutile avere quest’agenda se però abbiamo poi le colonnine di ricarica che non funzionano”.

Ultimo aggiornamento

15/05/2025, 12:38

cookies