Approvato il Regolamento comunale per l’applicazione dello Statuto dei diritti del contribuente

Dettagli della notizia

Lo ha stabilito il Consiglio Comunale durante la seduta di oggi, giovedì 13 febbraio

Data:

13 febbraio 2025

Data scadenza:

22 febbraio 2025

Tempo di lettura:

2 min

Consiglio Comunale di Siena - assessore Riccardo Pagni
Consiglio Comunale di Siena - assessore Riccardo Pagni

Descrizione

Il Regolamento comunale per l’applicazione dello Statuto dei diritti del contribuente è stato approvato dal Consiglio Comunale di Siena nella seduta di oggi, giovedì 13 febbraio 2025. L’atto, illustrato dall’assessore al bilancio, Riccardo Pagni, ha ricevuto ventuno voti favorevoli e nove astenuti da parte dei trenta consiglieri presenti.

Nella delibera si spiega che “la legge 111 del 2023, […] ‘Delega al Governo per la riforma fiscale’ […] stabilisce i principi e criteri direttivi per la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente e l’applicazione in via generalizzata del principio del contraddittorio” e che “il decreto legislativo 219 del 2023, attuativo della citata legge delega […] ha disciplinato una profonda revisione dello Statuto dei diritti del contribuente”, che riguarda “tutto l’ordinamento tributario, ivi inclusa, quindi, anche la parte afferente la disciplina dei tributi comunali”.

Sempre nelle premesse della delibera si legge che “le amministrazioni locali devono aggiornare le disposizioni regolamentari, disciplinando la garanzia del contraddittorio e l'accesso alla documentazione amministrativa tributaria, la tutela dell'affidamento, il divieto del ‘ne bis in idem’, il principio di proporzionalità e l'autotutela”, che “gli enti locali, nel disciplinare i procedimenti amministrativi di loro competenza, non possono stabilire garanzie inferiori a quelle assicurate dalle citate disposizioni, ma possono prevedere livelli ulteriori di tutela” e che “l’articolo 6-bis della legge 212 del 2000, introdotto dal […] decreto legislativo 219 del 2023, costituisce un elemento cardine della riforma dello Statuto del contribuente, con il quale si adegua la protezione dei diritti fondamentali dei contribuenti agli standard di tutela internazionali e dell’Ue, in quanto il principio del contraddittorio è da intendersi quale diritto del soggetto amministrato di essere sentito prima dell’adozione di un provvedimento che incida sfavorevolmente sulla sua sfera giuridica”.

Quindi il Regolamento, come si legge nell’atto approvato dal Consiglio, “costituisce, tecnicamente, il recepimento di norme legislative, peraltro non riguardanti la disciplina dei tributi, ma di natura essenzialmente procedurale” e “disciplina gli obblighi del Comune in attuazione dei diritti del contribuente”. In particolare, l’articolo 6 del Regolamento evidenzia che “tutti gli atti autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria sono preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo”, ma che “non sussiste il diritto al contraddittorio […] per gli atti automatizzati, di pronta liquidazione e di controllo formale delle dichiarazioni, nonché per i casi motivati di fondato pericolo per la riscossione”.

Ultimo aggiornamento

13/02/2025, 08:51

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