“Siena Jazz, il Comune ha avuto un ruolo decisivo”

Il vicesindaco Corsi ha risposto oggi in consiglio comunale a un’interrogazione di Valentini (Pd)

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Il sindaco ha cercato di coniugare esperienze a vario titolo nel campo musicale con le necessarie capacità manageriali dei futuri amministratori. Non si deve infatti dimenticare il ruolo decisivo avuto da questa amministrazione, quale socio fondatore, nel rilevare criticità gestionali e di bilancio e migliorare i principali asset dell’associazione”. Così il vicesindaco del Comune di Siena Andrea Corsi, durante il consiglio comunale di oggi, mercoledì 15 febbraio, ha risposto all’interrogazione presentata sulle nomine del sindaco nell’associazione Siena Jazz dal consigliere comunale del Pd Bruno Valentini.

 

Il Comune – ha spiegato - ha pubblicato apposito bando per la raccolta delle candidature per l’associazione Siena Jazz. All’esito della procedura si è reso necessaria la riapertura dei termini perché non era presente un numero di candidature femminili sufficiente ad assicurare il rispetto nelle nomine delle pari opportunità. La scelta del Comune non ha quindi penalizzato ‘l’ampia platea di esperti ed appassionati di cultura musicale, in città e fuori”’, tutt’altro. Il sindaco ha cercato di coniugare esperienze a vario titolo nel campo musicale con le necessarie capacità manageriali dei futuri amministratori. Non si deve infatti dimenticare il ruolo decisivo avuto da questa Amministrazione, quale socio fondatore, nel rilevare alcune criticità gestionali e di bilancio e migliorare i principali asset dell’associazione. Così come non si deve trascurare l’aspettativa a voler proseguire il lavoro iniziato, intervenendo anche con una necessaria discontinuità del management, in modo coerente con gli indirizzi forniti”.

 

La Regione Toscana – ha continuato Corsi - non è stata inserita tra i soci dell’associazione Siena Jazz. L’art. 7 dello statuto attribuisce alla Regione la facoltà di nominare un membro del consiglio di amministrazione. Facoltà pertanto non derivante dalla qualità di socio ma rinvenibile nel desiderio di un coinvolgimento della Regione, quale naturalmente ente in grado di valorizzare il lavoro, la progettualità e la didattica dell’associazione. In verità l’attribuzione di tale facoltà alla Regione Toscana era apparsa quasi doverosa, in considerazione del fatto che la Regione stessa versa annualmente all’associazione un contributo pari a 300mila euro”.

 

Il nuovo statuto – ha concluso - è stato inviato da parte dell’Associazione nel mese di agosto 2022 al Collegio dei Revisori e al Nucleo di Valutazione dell’Associazione. In data 30 settembre è stato inoltre inviato al Ministero tramite apposita procedura on line. Ad ora non risulta alla scrivente che siano pervenute segnalazioni circa l’incompatibilità dello statuto con i requisiti previsti per l’accreditamento statale e il rilascio dei titoli”.

 

 

Il consigliere Bruno Valentini (Pd) si è dichiarato totalmente insoddisfatto, perché “rispetto alle domande poste, sulla prima non è stato spiegato come sono stati rispettati i criteri di metodo e qualità dei rappresentanti del Comune in cda; sulla seconda è stato confermato che la Regione non ha mai deliberato di essere inserita nei soci di Siena Jazz, quindi non ha mai accettato di essere socio di Siena Jazz, per uno statuto che risulta dunque zoppo; infine abbiamo saputo che il Ministero non ha ancora risposto al Comune di Siena e quindi non ha mai confermato la regolarità dello statuto stesso. Per cui l’accreditamento statale è nel limbo”.

Ufficio Stampa Comune di Siena

Ultimo aggiornamento

15/02/2023, 12:08